di Davide Berterame “Non importa se ti svegli alle sei tutte le mattine per esercitarti al pianoforte. Loro non vedono una musicista … vedono un’ebrea” Questo libro racconta la storia di Hanna, talentuosa pianista di quindici anni che il 20 Giugno 1944 verrà deportata assieme alla sua famiglia ad Aushwitz. Qui verrà privata di tutto perfino del suo nome. Appena arrivata infatti le verrà tatuata sul braccio il numero (A10573) che da quel momento in poi la priverà della dignità umana. Arrivata in una baracca capirà subito che per avere dei privilegi esistevano poche strade, la prostituzione o il suonare nell’orchestra di Aushwitz . Grazie quindi al suo talento e all’aiuto della sua ex insegnante di pianoforte, direttrice dell’orchestra, Hanna riuscì a far parte dell’orchestra ed in un secondo tempo scelta per diventare la pianista del generale Jager, comandante del campo. Viveva ogni giornata nel terrore di essere punita dal generale o ancor peggio d’essere u...
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