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Educazione civica o educazione all'incoerenza?


Articolo di Michael Erasmo Alliegro

Finalmente una buona nuova dalle aule di Montecitorio: "Educazione Civica" sarà inserita tra le materie scolastiche. Verrà dedicata un'ora di insegnamento settimanale a questa disciplina. Quella che sembra apparentemente una news capace di regalare speranza ai pessimisti e coraggio ai meno fiduciosi, in realtà, se sottoposta al vaglio di una lente di ingrandimento, si potrebbe svelare fonte di ulteriori delusioni anziché un catalizzatore di ottimismo.
Cerco di motivare...
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A cosa serve imparare gli articoli della lusingata Costituzione Italiana se, mentre nelle aule calde e comode delle nostre scuole ci si annoia, ci sono persone là  fuori a cui viene detto che non possono sbarcare in Italia (dopo aver vissuto la morte in Libia ed essere state in balia delle onde) proprio perché esiste una legge ANTI-COSTITUZIONALE che vieta loro l'attracco?
A cosa serve inserire nel proprio cervello numerosi articoli se, ci sono poi politici pronti a pulirsi alcuni lembi del corpo con quella stessa carta sulla quale tali articoli sono riportati?
A cosa serve conoscere l'importanza del dialogo se abbiamo ministri che fanno dei toni beceri un loro punto di forza in campagna elettorale? A cosa serve insegnare il decoro se chi ci rappresenta va in spiaggia tra le cubiste ad esibire il proprio fisico da divoratore di hamburger?
A cosa serve studiare gli ideali europei se vivi in uno stato sovranista in cui il ministro degli Interni non si presenta quasi mai ai vertici a cui è invitato?
A cosa serve ammaliare gli studenti con il mito della Democrazia senza far sapere loro che la definizione più corretta per descriverla è: "Dittatura della maggioranza"? A cosa serve tessere le lodi del rispetto se un leader della destra è diventato noto per aforismi come: "È finita la pacchia", "Zingaraccia" o "Arriva la ruspa"?
Risultati immagini per zingaraccia arriva la ruspa
A cosa serve sapere che viviamo in uno stato di diritto se il partito che tutt'ora domina il quadro politico nazionale sostiene che bendare e ammanettare un indagato sia più che lecito? A cosa serve riempirsi la bocca di parole come: virtù, se anche la morte di un carabiniere o gli abusi sui bambini vengono strumentalizzati da sciacalli sotto le vesti di politici?
A cosa serve insegnare a non essere indifferenti se, anche nel pieno di una crisi climatica che raderá al suolo tutto quello che abbiamo costruito, nessuno sembra interessarsene?
A cosa serve leggere parole come tolleranza se, a Roma delle famiglie con bambini vengono sgomberate da edifici che non saranno riutilizzati in futuro?
Risultati immagini per sgombero primavalle
  A cosa serve far assaporare il gusto del termine ospitalità se poi si sentono frasi del tipo "Se ne stessero a casa loro"?
A cosa serve parlare di onestà, quando i primi bugiardi e diffusori di fake news sono proprio quei soggetti in giacca e cravatta a cui paghiamo lo stipendio? A cosa serve sapere che non bisogna abusare dei propri poteri se, ci sono ministri che usano le moto della polizia per far divertire i propri figli?
Ma soprattutto: a cosa diavolo serve non insegnare che, citando Don Milani, "Quando l'ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere"?
Prendete quest'articolo come una provocazione, nient'altro. 
Conoscere la Costituzione, sapere dell'esistenza di principi morali e di norme internazionali è il primo passo per costruire un'opposizione degna, ma, sembra paradossale che in questi tempi si abbia il coraggio di predicare proprio questi valori etici. Riassumo il tutto con tre parole: Ipocrisia; Incoerenza; Vergogna.
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