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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

La grande Boucle, un mito da ricostruire

di Michael Alliegro Il 29 Luglio 2018 sugli Champs-Élysées alla presenza dei media e degli appassionati di tutto il mondo si è tenuta la premiazione della 105° edizione del prestigioso Tour de France. Nel volto di Geraint Thomas , meritevole vincitore della corsa a tappe che ha scritto pagine memorabili di storia di ciclismo, non si leggeva il classico entusiasmo o la consueta letizia di un gregario divenuto campione, bensì si poteva cogliere  frustrazione , mestizia ed un barlume di collera. Stesso discorso vale per il suo compagno di squadra Chris Froome (uno dei ciclisti più vincenti di sempre) il quale, nonostante sia stato in grado di salire sul podio della Grande Boucle dopo aver vinto il Giro d’Italia, non si   è potuto certamente ritenere soddisfatto. Il loro apparente astio , in contrasto con i successi personali e sportivi, è motivato dal trattamento ricevuto nel corso delle tre settimane di corsa , nelle quali si sono ripetuti eventi che ridicolizzano la

IL TERZO GEMELLO, RECENSIONE

di Davide Berterame “voglio dimostrare che due gemelli messi in condizioni di vita diverse, crescono in modo diverso” Una giovane scienziata, Jennie Ferrami sta conducendo una ricerca sulla formazione della personalità e sulle differenze di comportamento tra gemelli per dimostrare che quelli che secondo lei sono tratti ereditari di una mente criminale possono essere efficacemente contrastati con una corretta educazione. Ad un certo punto però, subito dopo aver scoperto due fratelli completamente identici ma nati da madri diverse, si rende conto che qualcuno vuole fermarla. Ad ogni costo. Smascherare i suoi nemici diventa cosi una questione di vita e di morte. In questa torbida vicenda piena di situazioni intrigate e di momenti di terrore.. Iniziano a sorgere domande andando avanti nelle indagini. Qual è il ruolo della società di punta nel campo della biogenetica ? È possibile che esperimenti segreti di clonazione siano state condotte su cavie umane inconsapevoli? E

L'UOMO E LA GRANDEZZA DELLA SUA MISERIA

Miriam Cardone Un’eco di grandezza risuona nei secoli dell’umanità. Sublimità, magnificenza, perfezione: sono tutti termini, questi, che le menti di eccelsi pensatori hanno illuminato con le loro intelligenze, rispolverandoli dagli abissi dell’oblio e attribuendoli infine a quella misteriosa realtà che amiamo definire “uomo”. "Molte sono le realtà eccezionali, ma nulla è più eccezionale dell'uomo " si legge nell’Antigone, tragedia del poeta greco Sofocle. Come dargli torto? Non è  certamente da tutti riuscire a sfiorare l’idea di infinito, di eternità semplicemente chiudendo gli occhi e lasciando quelle ineguagliabili menti che gli esseri umani si ritrovano libere di vagare, di navigare tra le onde dell’inimmaginabile, di valicare i confini del conoscibile e di arrivare ad abbracciare l’essenza della profondità dell’ignoto. Ciò non sarebbe di certo da tutti se qualcuno riuscisse a provare che non sia solo una remota convinzione. Perché è questo che sono le certe

FEMME FATALE

di Antonio Prestera Quando iniziai a conoscerla la sigaretta appariva così piccola ed innocua, mi appariva come un mezzo per evadere, per trasgredire, per sentirsi forti e sicuri ; solo dopo si dimostrò letale e distruttiva. Già dalla priva volta che la fumai mi sentii diverso; subito mi invaghii della sicurezza effimera che mi dava. Iniziai a comprare i primi pacchetti che mi duravano settimane, mesi, cercavo i migliori posti per nascondermi, per non farmi vedere, perché nessuno doveva sapere di questo amore. Passavano i giorni e sentii il dovere di annunciare la mia conquista ai miei amici, molti di loro si lasciarono avvolgere dall’alone d’amore proibito che la avvolgeva. Iniziammo a fare le uscite a quattro, a sei, a dieci, ognuno con la propria compagna nascosti. Diventai pazzo di lei e i pacchetti che mi duravano una settimana ormai duravano due o tre giorni. Capii che ormai era venuta l’ora di dirlo ai miei genitori. A loro non piacque la mia compagna e i motivi che mi

"CI VUOLE CORAGGIO A RIMANERE SE STESSI, A SCEGLIERE LA STRADA MENO BATTUTA, A RISCHIARE..."

di Chiara Falvella Muzafer Sherif nel suo famoso esperimento di Robbers Cave aveva scoperto che quando le persone si trovavano a formulare un giudizio su un test ambiguo, usavano i giudizi di altre persone come punto di riferimento. Questo potrebbe avere un senso logico: se non sono sicuro di qualcosa, lo controllo con qualcun altro. Ciò può capitare quando non ho certezze. Quando invece mi trovo di fronte a informazioni inequivocabili? Quando la risposta è chiara, senza ombra di dubbio? In teoria le risposte delle altre persone non dovrebbero avere alcun effetto su di me o almeno questo è quello che pensava Asch. Per provare la sua teoria, Solomon Asch portò degli studenti universitari, uno alla volta, in una stanza con altre otto persone spacciate come altri partecipanti ma complici dello psicologo. Lo psicologo presentò loro delle schede con tre linee di diversa lunghezza in ordine decrescente; su un’altra scheda aveva disegnato un’altra linea, di lunghezza uguale alla